Non sono un’amante dei romance e per fortuna “Una melodia tra di noi” di Violet Z. non lo è.
E’ soprattutto il racconto di un padre, Alex e un figlio, Damian non di sangue ma di cuore.
Il loro rapporto è la prova che un genitore può essere tanto severo quanto affettuoso.
Le due cose non sono in contraddizione.
Anzi chi vizia i propri figli spesso non è affettuoso per nulla.
Dare delle regola ai propri figli significa amarli perché gli si insegna cos’è bene e cosa è male.
E questo romanzo lo spiega molto bene attraverso la relazione tra Alex e Damian, uniti da un affetto che va oltre i legami di sangue.
Un rapporto a volte conflittuale, a volte tenero ma sempre rispettoso e umano, che scalda il cuore.
Attorno a loro si muovono vari personaggi, tra cui la band in cui suona Damian; la sua fidanzata Maria Sole, una ragazza ex anoressica che non vuole essere l’ombra di Damian e sa già cosa farà da grande, infatti si iscrive all’università a cui tiene molto.
Poi ci sono alcuni amici della vita passata di Damian e tutta la famiglia di Alex, con il ragazzo vive.
“Una melodia tra di noi” è una storia cruda e dura per certi versi, soprattutto perché il passato del giovane non è per nulla facile, in primis per il padre naturale che lo riempiva di botte e che ha causato la morte della madre, anche lei musicista, come il figlio (ma di strada) e con il nonno materno, un uomo eccessivamente severo.
Eppure è colma di speranza perché tutti coloro che lo vogliono davvero hanno diritto ad una seconda chance.
Da amante della musica non posso non apprezzare il fatto che Damian, quando sta male, si rifugi in essa, componendo canzoni che raccontano la sua vita.
Molto realistico e lo dico anche da scrittrice, che quando si sente giù sa quanto la scrittura possa essere un’ottima medicina.
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